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Trieste 1920. In uno dei ricreatori cittadini, istituzione sconosciuta nel resto d'Italia, il De Amicis di San Vito, arrivano due "mostri" di legno: sono i canestri, strumenti di un gioco mai visto da queste parti. A Milano, Roma, Torino e Napoli il basket, inventato negli Stati Uniti nel 1891, che presto viene rinominato palla al cesto, ha già preso piede e sta addirittura per svolgersi il primo campionato italiano. Ma i "muli" e le "mule" imparano in modo fulmineo, i Ricreatori comunali e la Ginnastica Triestina sono i formidabili veicoli che portano Trieste sul tetto d'Italia. Nel 1930 vincono lo scudetto tricolore sia la squadra maschile che quella femminile della Sgt. Poi sarà una cavalcata trionfale che vedrà la città protagonista di decine di successi, con centinaia di suoi atleti e atlete in maglia azzurra e il lancio di numerose innovazioni tecniche e tattiche. La sfilza di scudetti conquistati, undici in totale, si fermerà solo nel 1958. La storia è affascinante, gli aneddoti si sprecano, qui sono gli stessi protagonisti a raccontarli.